In principio i primi estrattori erano di tipo orizzontale ed i giri a cui ruotavano i loro motori variavano tra i 110 e gli 82 RPM giri al minuto. Furono gli estrattori di prima generazione.
Fino ad allora gli appassionati dei succhi freschi avevano usato le centrifughe che ruotavano tra i 18.000 ed i 6.000 RPM (giri per minuto), quindi anche se queste nuove macchine presentavano prezzi ancora molto impegnativi, soprattutto delle controindicazioni e delle difficoltà d’uso importanti, hanno comunque rappresentato un’evoluzione importantissima, oseremmo dire storica. Si è trattato di un vero e proprio salto quantico, destinato a rivoluzionare le abitudini e lo stile di vita di milioni di persone nei tempi futuri.
Si trattò del primo estrattore a 80 RPM (giri al minuto). Made in Korea, che diventò così la “patria” dello Slow Juicer. Questa fu la seconda generazione degli estrattori di succo a freddo. L’anno della svolta definitiva, quello che cambiò la faccia di tutti gli estrattori per gli anni a venire, fu il 2005 in Corea quando la Coreana Hurom lanciò sul mercato il primo modello verticale di Slow Juicer ad un prezzo decisamente più popolare ed il successo fu immediato oltre che di proporzioni inaspettate, visto che già la Coreana Kuvings, pochi anni prima aveva già tentato di lanciare un modello simile, ma senza affermarsi, probabilmente perchè troppo in anticipo sui tempi… In realtà la storia vuole che ad “inventare” lo Slow Juicer fu un ricercatore di una terza azienda Coreana la Coway, la quale però al momento lo riteneva appunto un prodotto troppo innovativo e preferì attendere tempi migliori, tanto che il ricercatore passò ad un’azienda concorrente dove sviluppò ulteriormente il progetto.
L’importanza della riduzione dei giri è ovvia: al crescere del numero dei giri, aumenta l’attrito e quindi anche il calore prodotto, con la conseguente “sofferenza” e relativo depauperamento delle vitamine termolabili e soprattutto con l’inattivazione dei delicatissimi, quanto formidabili enzimi. Ancora, al crescere del numero dei giri, aumenta la quantità d’aria introdotta e quindi l’ossidazione degli stessi principi attivi contenuti nel succo.
Fu solo nel 2011 che “sbarcò” in Italia il primo estrattore a 40 giri al minuto grazie a Coway, che fu anche la prima azienda a lanciare nel 2014 l’estrattore di terza generazione, caratterizzato cioè da 2 innovazioni: 40 giri al minuto + un solo ed unico pezzo all’interno (una nuova rivoluzionaria concezione di coclea: la coclea 3 in 1). )
In realtà il numero dei giri è importante per molte altre ragioni, oltre a quelle sopra menzionate. Per esempio più è basso il numero dei giri, meno attrito si produce e quindi si scaldano di meno i materiali. Ma ciò per cui è essenziale il basso numero di giri è soprattutto inerente alla delicatissima attività di Attivazione/Disattivazione degli enzimi. La capacità di attivare gli enzimi (che ci risulta essere una funzione unica nel panorama degli elettrodomestici oggi in commercio) sono la ragione principale del successo degli estrattori, i quali sono stati ideati per ragioni salutistiche e cura di importanti malattie, ma poi in realtà hanno riscontrato quel grande successo che hanno avuto, sopratutto per motivi squisitamente organolettici e cioè perchè l’estratto è molto, molto, molto più buono di qualsiasi altro tipo di succo. Gli enzimi quindi oltre ad essere importanti fattori di salute, sono ancor più importanti fattori di gusto
Gli enzimi vengono attivati proprio da quel movimento toroidale a spirale della “Vite senza fine” lenta, ovvero dalla coclea, che giri il più lentamente possibile, di modo che il campo elettromagnetico ed il campo galvanico (quello che apre e chiude il cancello delle cellule….) emessi dal motore siano il meno influenti possibile nella ciotola che raccoglie il succo.
Questo non è un problema di poco conto perché più lentamente gira la coclea, più tecnologico deve essere il motore, perché più lento gira, più deve essere potente e dunque maggiori sono i problemi di altissima tecnologia da risolvere, come quelli risolti per l’innovativo motore del modello uscito a fine dicembre 2016 della Coway , il Fiber Control (con il “Controllore di fibre”). È un motore potentissimo che riesce a spaccare addirittura i cubetti di ghiaccio, eppure gira a soli 32 g/min.
Uno dei fattori complementari di estremo interesse riguardanti il movimento a vortice sarà tema di numerosi articoli che verranno pubblicati nei prossimi giorni a proposito delle proprietà dell’acqua, giacché molte delle funzioni biofisiche legate agli enzimi sono strettamente correlate all’ attività dei domini di coerenza che si formano nell’acqua soggetta a determinati tipi di campi elettromagnetici. Una cosa è certa: che l’acqua contenuta nella frutta e nella verdura è la migliore forma d’ acqua che esista nel pianeta terra e naturalmente la migliore acqua per l’alimentazione umana, anche se ancora non abbiamo idea di come faccia la natura a filtrare l’acqua nel modo in cui la troviamo all’interno della frutta e verdura stessa.